
BERTINORO: il balcone della Romagna, un viaggio identitario tra le sfogline e la tradizione dell’ospitalità.
Inserito nel prestigioso circuito de I Borghi più Belli d’Italia, Bertinoro (Forlì-Cesena), dal fascino medioevale è un incantevole borgo noto come il “Balcone della Romagna” per i suoi panorami mozzafiato che abbracciano la vista fino al mare Adriatico, miscellanea tra cultura, storia, enogastronomia e famosissimo per l’ospitalità, che lo rende in Italia punto di interesse e vanto.

LA TRADIZIONE DELL’OSPITALITÀ
Il cuore pulsante di Bertinoro è la Colonna dell’ Ospitalità o Colonna delle Anella, eretta nel 1200 è voluta da Guido del Duca e Arrigo Mainardi, per pacificare le famiglie del borgo in lite per offrire ospitalità ai viandanti che qui si recavano. La tradizione racconta che i forestieri legassero il loro cavallo a uno dei dodici anelli della colonna, ciascuno appartenente a una famiglia nobile del paese in modo tale che ognuno avrebbe saputo quale famiglia lo avrebbe ospitato.

Si celebra ogni anno nei primi di settembre la Festa dell’Ospitalità, giorni in cui condividere e ammirare le viuzze e l’architettura di un luogo senza tempo e che vive nelle sue tradizioni più antiche. L’evento è emozionante e unico, si svolge tra gli intimi vicoli e tra le eccellenze gastronomiche che il territorio offre.

VIAGGIO NEGLI EVENTI
Festa dell’Ospitalità, primo fine settimana di settembre, simbolo identitario del borgo, un programma ricchissimo di concerti e cultura, la rinomata cena della vendemmia e il rito dell’ospitalità.

Giornata Dantesca, 8 giugno 2025, un emozionante viaggio nei luoghi danteschi, accompagnati da letture e interventi culturali e da un programma enogastronomico nel quale gustare le prelibatezze del borgo. Borghi; Rocche di Romagna, dal 20 al 22 giugno 2025, un evento che unisce musica, cultura e l’amore per le specialità e il buon vino.

Nel ricco programma il Drinkin’ Jazz e le attesissime due iniziative organizzate in collaborazione con l’associazione nazionale de I Borghi più Belli d’Italia. La Mille Miglia in moto nei Borghi più Belli d’Italia, nella sua prima edizione farà la sua prima tappa proprio a Bertinoro e celebrerà l’amore con l’evento nazionale del Borgo Romantico.

Le manifestazioni avranno dei momenti enogastronomici importanti, condivisi da dall’Associazione Vignaioli di Bertinoro e della Strada dei Vini e Sapori di Forlì-Cesena. Una proposta dolce e romantica vi attende… il dessert, “Pensiero d’Amore”.

Il calendario annuale degli eventi è ricchissimo di appuntamenti che si svolgono in questa cornice che il borgo rappresenta con le sue parole chiave, identità, ospitalità e buon cibo.

LA LEGGENDA DI GALLA PLACIDIA
La leggenda narra che Galla Placidia, figlia dell’imperatore Teodosio, assaggiando un vino locale da una coppa di terracotta esclamò “Non di così rozzo calice sei degno, ma di berti in oro”. Il nome sembra derivare dalla presenza di pellegrini diretti in Bretagna che sostavano sul Monte Cesubeo e che da essi prese il nome di Castrum Brittinori.

STORIA
Fu scelto dai romani per la sua posizione come punto strategico di osservazione. Vista la posizione strategica, a pochi km dalla via Emilia, Bertinoro fu scelta già dai romani come luogo di osservazione. La Rocca risalente all’anno 1000, e fu nel tempo luogo che ospitò numerosi personaggi, tra cui Federico Barbarossa e la sua corte. Tra il 1360 e il ’63 il cardinale Albornoz, si impadronì della Rocca e dopo aver distrutto la città, qui trasferì sia la sede episcopale che il suo comando militare. Dal 1378 al 1465 la fortezza passò, per volere dei pontefici, in feudo ai Malatesta di Cesena, e nel ‘500 vi trovarono ospitalità anche membri delle famiglie Borgia e Sforza e, verso la fine dello stesso secolo, il castello divenne sede vescovile. Oggi ospita il Centro Residenziale Universitario e il Museo Interreligioso.

L’antica Pieve di Polenta, cantata da Giosuè Carducci e visitata da Dante Alighieri. Risale al VIII secolo ad opera dei longobardi, anch’essa simbolo di ospitalità, in quanto nell’ode dedicata dal poeta egli ricorda l’ospitalità ricevuta dal sommo poeta da parte di Guido da Polenta.

Il secondo nucleo monumentale di Bertinoro è collocato nella sua piazza centrale: comprende il Palazzo Comunale e la Cattedrale dedicata a Santa Caterina d’Alessandria.
Quest’ultima è stata edificata nel XVII secolo in stile bramantesco e dedicata alla patrona del borgo. La Giudecca, quartiere da visitare e che accolse la comunità ebraica fra il XIII e il XV secolo. E poi i rintocchi di una celebre campana, la “Campana dell’Albana”, realizzata da Guerrino Bardeggia per celebrare con i suoi rintocchi, il primo vino d’Italia, l’Albana con l’inizio della vendemmia.

LA STRADA DEI VINI E LE SFOGLINE ROMAGNOLE
Bertinoro è parte della Strada dei Vini e dei Sapori della Romagna, offrendo degustazioni di vini come Albana, Sangiovese e Pagadebit nelle numerose cantine locali. I piatti tipici, la famosissima Piadina Romagnola, lo squaqquerone, cappelletti e numerosissimi primi piatti realizzati dalle abili mani delle “sfogline romagnole”.
Le “sfogline” sono specializzate nellanpreparazione della pasta fresca, figure centrali della tradizione che si tramanda da generazione in generazione. Famose per tirare la sfoglia ed è così che trasformano ingredienti semplici in veri capolavori culinari.

Cappelletti, passatelli, tagliatelle, rappresentano un valore identitario per Bertinoro, un’arte preziosa da conservare che significa appartenenza.
Un vero punto di riferimento per il turismo gastronomico e che richiama turisti da ogni dove.
PENSIERI
Pensieri, poesia che accompagna e accoglie chi visita Bertinoro, la storia che corre nei vicoli, nell’architettura di un borgo che raccoglie la bellezza di ciò che oggi è importante, l’accoglienza.
Credit foto: Comune di Bertinoro, Massimiliano Baccolini, Renzo Zilio, Lorenzo Angelini, Zammarchi Elio, Ivan Barrea, Federico Gaggi, Giorgio Liverani, Daniel Carnevale x Fondazione Entroterre, Lorenzo Angelini
Giornalista detentore dal 2015 del Guinness World Records TV e Ambasciatore Borghi più Belli d’Italia.