
La storica Festa del Tulipano a Castiglione del Lago (PG)
Torna il grande evento di Primavera con i carri allegorici da un milione di petali dedicati, quest’anno a San Marino, Città del Vaticano, Malta e Principato di Monaco.
“Eventi Castiglione del Lago”, guidata dal Presidente Marco Cecchetti, ha preparato un programma fittissimo di momenti culturali, aggregativi ed enogastronomici che prevede anche numerose novità.
Una di queste è la possibilità di acquistare i biglietti di ingresso, oltre che presso i varchi a ridosso del centro storico, anche online sul circuito Ticket Italia, con l’introduzione di un inedito costo per i ragazzi tra i 13 e i 17 anni di 5 euro a fronte del biglietto adulti a 10 euro e con la conferma della gratuità per bambini e ragazzi fino a 12 anni. Sul fronte eno-gastronomico la prima novità riguarda lo spostamento dell’ambita “Taverna del Tulipano”, attiva ogni giorno, presso l’Uliveto vicino a Palazzo della Corgna con piatti tipici locali da offrire ai visitatori per un’esperienza gastronomica autentica e conviviale.
“Sarà per la prima volta senza frontiere la Festa del Tulipano di Castiglione del Lago che allieterà gli ospiti fino al 3 maggio” dichiara il Presidente Marco Cecchetti. “Il tema della 55esima edizione e i relativi carri allegorici sono, infatti, tutti rivolti alla celebrazione della “grandezza” dei piccoli Stati, che si accomuna all’identità forte, alla capacità di mantenere viva la propria storia e al valore della comunità dei piccoli borghi.”
E così, stavolta, a sfilare tra le vie del borgo saranno i celebri carri allegorici, ricolmi di petali di tulipani, dedicati a Città del Vaticano con la sua spiritualità nell’anno del Giubileo; al Principato di Monaco con il suo fascino e la sua eleganza; alla Repubblica di San Marino con la sua orgogliosa indipendenza; e infine all’isola di Malta con la sua resistenza in mezzo al mare. Come dire che anche le realtà più piccole possono essere grandi quando c’è un forte senso di appartenenza e un’identità condivisa che consentono attraverso la coesione, la tradizione e la determinazione di diventare veri e propri simboli internazionali”.
Concetti che la faranno da padrone nelle parate castiglionesi 27 aprile (dalle 14.30 alle 18- il primo maggio pomeriggio e, nella versione notturna, sabato 3 maggio (dalle 21 alle 23.30), quando i carri di 2,5 metri di larghezza per oltre 10 metri di lunghezza lasceranno a bocca aperta turisti e appassionati in virtù del milione di petali (se ne contano in media sei per ogni fiore) ricavati da circa 150.000 tulipani “spetalati” per tutta la notte precedente la prima sfilata.
A completare l’offerta turistica le tante attrazioni e iniziative collaterali. Immancabili il “Calici e Tulipani” (solo dal 30 aprile al 2 maggio, dalle 17 alle 23 in piazza Antonio Gramsci, zona Uliveto), un percorso degustativo tra le migliori cantine del Trasimeno, immerso nella bellezza e nei profumi della Festa. “Trasimeno Rosé Festival”, in collaborazione con Umbria Top Wines (per tutta la durata della manifestazione sarà possibile degustare i vini dei produttori del Consorzio Tutela vini Doc Colli del Trasimeno alla Terrazza del Rosé, affacciata sul lago e allestita in Piazza Gramsci. Alla Taverna del Tulipano, poi, sarà disponibile una carta vini dedicata alle etichette del territorio e in occasione delle sfilate ai commensali verrà offerto un calice di rosato.
Tutto il programma e le info logistiche sono consultabili sul sito internet www.festadeltulipano.com
La tradizione nasce nel 1936, proprio a Castiglione del Lago, nella vasta Tenuta di Remo Zenobi, di oltre 110 ettari, dove il paesaggista fiorentino Pietro Porcinai progettò, all’interno dell’azienda agricola denominata “Macchiatonda” , nella quale Zenobi aveva già intrapreso l’allevamento di castori, la coltivazione dei tulipani che ebbe successo e aumentò progressivamente la sua estensione, diventando la coltura economicamente più ampia e vantaggiosa dell’azienda.
“Macchiatonda” si avviava a diventare uno dei più grandi vivai del centro Italia, nella coltivazione del tulipano, quando le note vicende belliche portarono ad un cambiamento della situazione e delle necessità. Dopo la morte di Zenobi, avvenuta nel 1953, l’azienda agricola venne orientata ad altre colture, cambiò diverse proprietà e non conobbe più i fasti di un tempo.
La prima Festa del Tulipano si svolse nel 1956 proprio per celebrare l’importanza che questa coltivazione aveva assunto per il territorio castiglionese. La manifestazione prese poi vigore anche per celebrare il legame turistico molto intenso che tutto il territorio del Trasimeno sviluppò a partire dagli anni ’60 con i Paesi Bassi, patria della coltivazione del tulipano in Europa.
A certificare l’importanza storica e sociale della Festa del Tulipano è arrivato, nel mese di marzo 2023, un importante riconoscimento da parte del Ministero della Cultura che ha inserito la manifestazione nel gruppo dei 27 eventi nazionali selezionati per il progetto “Legami intangibili nei paesaggi festivi”, promosso e finanziato dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea e sviluppato dall’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale del medesimo dicastero. Un riconoscimento che sancisce l’importanza storico-culturale-sociale della manifestazione, vero patrimonio immateriale della comunità castiglionese e, più in generale, di tutto il comprensorio del Trasimeno.
Ogni anno, la Festa del Tulipano si trasforma in un viaggio culturale che unisce tradizione, storia e attualità. Quest’anno la 55a edizione ci porta in un mondo affascinante: quello dei piccoli Stati, realtà minuscole per estensione, ma enormi per storia, cultura e identità.
Questi piccoli gioielli indipendenti hanno saputo scrivere pagine straordinarie nella storia, dimostrando che la grandezza non è una questione di dimensioni, ma di valori, eredità e capacità di lasciare un segno nel mondo. Città del Vaticano, Monaco, San Marino e Malta, i quattro piccoli stati protagonisti di questa edizione, rappresentano quattro modi diversi di essere unici: spiritualità, eleganza, indipendenza e resistenza. C’è qualcosa che accomuna questi piccoli stati: l’identità forte, la capacità di mantenere viva la loro storia e il valore della comunità.
“Ed è proprio questo il messaggio che vogliamo portare alla Festa del Tulipano 2025“conclude il Presidente di Eventi Castiglione del Lago: le realtà più piccole possono essere grandi quando c’è un forte senso di appartenenza e un’identità condivisa. San Marino, Malta, Monaco e Città del Vaticano sono esempi di come la coesione, la tradizione e la determinazione possano trasformare anche le realtà più piccole in veri e propri simboli internazionali. Attraverso i tulipani, simbolo di bellezza e rinascita, viene celebrata la forza e la ricchezza di questi piccoli giganti.”
“Così come i piccoli Stati conservano la loro ricchezza culturale e il loro patrimonio storico, anche i borghi d’Italia, spesso piccole realtà rispetto alle grandi città, rappresentano un patrimonio inestimabile da valorizzare e proteggere. Quest’anno, inoltre-afferma il Presidente de I Borghi più Belli d’Italia, Fiorello Primi- il legame tra i piccoli Stati e i borghi italiani è ancora più forte grazie all’ingresso di San Marino tra i Borghi più Belli d’Italia, un riconoscimento che sottolinea ancora una volta come la grandezza stia nelle radici, nella storia e nelle persone.
Questi quattro carri allegorici non sono solo opere floreali spettacolari, ma raccontano storie di resistenza, cultura e identità.”
“Il carro dedicato al Vaticano- dice il Presidente di Eventi- un omaggio alla spiritualità, alla storia e ai simboli iconici dello Stato più piccolo del mondo, ma dal significato universale. I tulipani ricreano:
– La Cupola di San Pietro, simbolo della grandezza artistica e della fede, che domina la Basilica. L’Obelisco di Piazza San Pietro, testimone di secoli di storia e punto di riferimento per milioni di pellegrini. La Cappella Sistina, con un tributo a Michelangelo e al Giudizio Universale, una delle più grandi opere d’arte di tutti i tempi. La Papa Mobile, l’iconico veicolo che rappresenta la presenza e la vicinanza del Pontefice ai fedeli. La Porta Santa, simbolo del Giubileo e dell’accoglienza spirituale, che apre le porte della fede ai pellegrini di tutto il mondo. La Mitra, il caratteristico copricapo del Papa, simbolo del potere spirituale e dell’autorità pontificia.
Tra leggenda e storia San Marino, la più antica repubblica del mondo, prende vita nel suo carro attraverso simboli di libertà, mito e architettura medievale: le tre Torri di San Marino Guaita, Cesta e Montale, che dominano il Monte Titano e proteggono la libertà della repubblica. La leggenda del serpente, la creatura mitologica che, secondo il racconto popolare, terrorizzava il monte finché il Santo Marino non lo sconfisse, simboleggiando la vittoria della giustizia sul male.
Il carro dedicato a Malta è un viaggio nella sua storia di resistenza e nel suo legame con il mare: Il Castello di Malta, simbolo della difesa dell’isola contro le invasioni. Ascanio della Corgna, il condottiero italiano che combatté in difesa di Malta durante il Grande Assedio del 1565, collegando il destino di questa piccola isola con la storia italiana. La Battaglia di Malta, i cui Cavalieri respinsero l’assedio ottomano, un episodio epico della storia europea. Il mare e la navigazione, con vele e imbarcazioni che rappresentano il legame indissolubile di Malta con il Mediterraneo.
Il carro dedicato a Monaco è un tripudio di eleganza, adrenalina e gioco. Questo piccolo Stato, è rappresentato attraverso i suoi simboli più iconici: Il Casinò di Montecarlo, con le sue sale sfarzose e i giochi d’azzardo, che attraggono giocatori e star da tutto il mondo. Le carte da gioco e la roulette, emblemi del lusso e dell’intrattenimento. La macchina di Formula 1, omaggio al Gran Premio di Monaco, una delle corse più prestigiose della storia della F1.
Questi quattro carri allegorici non sono solo opere floreali spettacolari, ma raccontano storie di resistenza, cultura e identità.
La 55a Festa del Tulipano non è solo un evento di colori e festa, ma un’occasione per riflettere su come, anche nel mondo di oggi, sia fondamentale valorizzare le piccole realtà, perché spesso sono proprio loro a custodire le storie più autentiche e affascinanti.
Credit foto: Riccardo Capecchi
Giornalista detentore dal 2015 del Guinness World Records TV e Ambasciatore Borghi più Belli d’Italia.