
Il Segreto della terapia forestale per il benessere di corpo e anima
di Francesca Gorini
Avete mai sentito parlare del “bagno di foresta” o “forest bathing“? Questa pratica, conosciuta in Giappone come Shinrin-Yoku, affonda le radici in antiche tradizioni orientali e offre un metodo alla portata di tutti per migliorare il benessere psicofisico.

Di cosa si tratta? Sostanzialmente, si parla di passeggiate tranquille e momenti di focalizzato relax immersi nella natura. Per provare i vantaggi di questa attività, basta raggiungere un bosco, magari in montagna, e lasciarsi avvolgere dai suoni, dagli odori e dai colori della foresta. Questa immersione nella natura produce, infatti, effetti concreti e misurabili sul nostro benessere, influenzando positivamente aspetti come la salute psicologica, respiratoria, cardiaca e immunitaria. La magia della foresta risiede nella sinergia di tutti gli stimoli sensoriali che offre, dalla vista all’udito, dal tatto all’olfatto. Ogni elemento naturale contribuisce al nostro equilibrio, creando un’esperienza multisensoriale che aiuta a rilassare la mente e rinvigorire il corpo.
Negli ultimi anni, diverse ricerche hanno confermato i benefici sulla salute umana di queste “immersioni”. Tanto che in alcuni Paesi asiatici come Giappone, Corea del Sud, Taiwan e Cina, e da poco anche in Germania, la “terapia forestale” è ormai riconosciuta nell’ambito della prevenzione medica, con risultati supportati da un crescente corpo di studi scientifici.

Ne abbiamo parlato con Francesco Meneguzzo e Federica Zabini ricercatori presso l’Istituto per la BioEconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Ibe), autori di numerosi testi, tra cui due interessanti volumi realizzati dal Cnr e Club Alpino Italiano (Cai). Questi volumi illustrano le esperienze condotte congiuntamente da Cnr e Cai, relative alle proprietà benefiche della foresta e alle esperienze pratiche di Terapia Forestale.
“Alla luce delle scoperte nel campo, sono stati definiti i concetti di terapia forestale e medicina forestale, discipline che indagano gli effetti preventivi e terapeutici delle foreste sulla salute, basandosi non solo sulla tradizione, ma anche su solide evidenze scientifiche”, afferma la dott.ssa Zabini. “Per parlare di terapia forestale in senso stretto è necessario che si conoscano gli effetti in relazione alle caratteristiche personali, ambientali e al tipo di attività svolte, e che le sessioni siano guidate da personale clinico”.
I vantaggi del contatto con la natura sono profondi e tangibili, sia per il corpo che per la mente. “Secondo la teoria della “biofilia”, preferiamo istintivamente i paesaggi naturali a quelli urbani perché il nostro cervello, abituato per millenni agli ambienti selvaggi, trova più facile ed equilibrante elaborare i suoni e le forme delle foreste”, aggiunge Francesco Meneguzzo.
In tutto il mondo, studi scientifici hanno confermato gli effetti positivi delle foreste sulla salute, supportati anche dalle ricerche condotte dal Cai e dal Cnr. Camminare tra gli alberi, ad esempio, riduce lo stress, l’ansia e migliora le nostre capacità cognitive e sociali. Ma i vantaggi non finiscono qui: le foreste aiutano a combattere lo stress ossidativo, migliorano le funzioni cardiovascolari e rafforzano il sistema immunitario, proteggendo anche il sistema respiratorio. Persino semplici passeggiate in un parco possono rafforzare il sistema immunitario, abbassare la pressione e migliorare l’umore. “Bastano 120 minuti a settimana nella natura, anche suddivisi in più giorni, per ottenere risultati significativi, indipendentemente dall’età o dallo stato di salute. Studi hanno mostrato che dopo soli 15 minuti di passeggiata in foresta, le onde cerebrali beta, associate al rilassamento, aumentano rispetto a una passeggiata in città” continua Federica Zabini.

Il “bagno di foresta” non è, dunque, solo una passeggiata nei boschi, bensì una vera e propria terapia naturale per il benessere psicofisico, con benefici comprovati dalla scienza. Una pratica semplice, ma potente, da integrare facilmente nella vita quotidiana per migliorare la salute.
Tra i benefici più sorprendenti dell’immersione nella natura c’è il rafforzamento del sistema immunitario. Le foreste aumentano il numero di cellule natural killer (NK), che giocano un ruolo cruciale nella lotta contro tumori e infezioni virali. “Una parte consistente dei vantaggi è legata all’inalazione dei Composti Organici Volatili (Cov) emessi dagli alberi. Abbiamo dimostrato, per la prima volta sul campo e su molte centinaia di volontari, che l’inalazione di questi composti induce una riduzione significativa dei sintomi di ansia e, in bambini e adolescenti asmatici, il miglioramento delle funzioni respiratorie, sempre in misura dipendente dalla dose di Cov inalati”, afferma Francesco Meneguzzo.

Al nostro Paese è offerta un’opportunità straordinaria, in quanto numerose specie forestali trovano qui, soprattutto in Appennino, un rifugio ideale in cui conservano livelli di ricchezza genetica e biodiversità ignoti al resto d’Europa. Dal 2021, in Italia sono stati qualificati diversi rifugi e sentieri, prevalentemente del Club Alpino Italiano (Cai), quali Stazioni di Terapia Forestale, per costruire un’offerta diffusa su gran parte del territorio nazionale.

Rendere il bagno di foresta un’attività terapeutica prescrivibile da un medico, proprio come già avviene per le cure termali, è uno degli obiettivi dell’accordo con il Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) che è parte del Masaf (Ministero Politiche Agricole Alimentari e Forestali), l’Iss (Istituto superiore di sanità), e varie università italiane. “Auspichiamo nel suo riconoscimento da parte del Servizio Sanitario Nazionale come terapia medica preventiva e complementare”, conclude Federica Zabini. Passeggiare nella foresta in maniera regolare, meglio se sui percorsi qualificati dal Cnr e accompagnati da uno psicologo esperto, è dunque un’utile pratica di promozione della salute.

E allora, cosa aspettate? Allacciate i vostri scarponi e partite!
Per saperne di più, qui potete trovare due volumi pubblicati da Cnr Edizioni, a cura di Francesco Meneguzzo e Federica Zabini, e numerosi articoli scientifici:
https://www.reterurale.it/terapiaforestale/pubblicazioniedeventi
Credits: CNR – Sandra Jacopucci
Giornalista detentore dal 2015 del Guinness World Records TV e Ambasciatore Borghi più Belli d’Italia.
Leggi in:
English